Gli attacchi e le calunnie di questi giorni alle ong impegnate nelle operazioni di ricerca e soccorso in mare di rifugiati e migranti nel Canale di Sicilia sono per Cospe inaccettabili ma purtroppo non sorprendono. Sorprende, questo sì, che al coro dei calunniatori si unisca con particolare accanimento un’alta carica istituzionale come il vice-presidente della Camera e leader del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio.
Andando a fare la spesa in un mercato, tra gli scaffali potreste notare un’insolita etichetta: “Made by Refugee”. Oppure la potreste trovare tra i tomi di una libreria, tra le cover in un negozio di dischi o sulle locandine di un teatro. Una risposta originale alla retorica anti-rifugiati e all’intolleranza negli Stati Uniti: mostrare alla popolazione quanto e come i rifugiati hanno contribuito a creare il mondo che conosciamo.
«Trovo disdicevole la commozione a giorni alterni: per i bambini morti in Siria e per Aylan si piange nei giorni pari, poi però nei giorni dispari rimuoviamo quest’indignazione e parliamo di muri e respingimenti».
«Vivevo in un piccolo paese dell’Afghanistan al confine con il Pakistan, lì intorno era pieno di centri di addestramento per i kamikaze, dove venivano mandati i bambini, volontariamente o meno…
Solo nel 23% delle notizie sull’immigrazione date dai quotidiani cartacei italiani* si fa riferimento ai paesi di provenienza o transito. Dato che scende al 5% nel caso dei servizi mandati in onda in prima serata dal telegiornale del primo canale del servizio pubblico. A rilevarlo è l’Osservatorio di Pavia, che ha diffuso il dato in occasione del panel “Migrazioni: le notizie dimenticate. Il racconto dei paesi di origine e transito”, promosso da Carta di Roma, da poco concluso al Festival del giornalismo di Perugia.
Da dove vengono i rifugiati, perché lasciano i paesi d’origine, cosa affrontano durante il viaggio che li conduce in Europa? Sono alcune delle domande intorno alle quali verterà l’incontro “Migrazioni: le notizie dimenticate. Il racconto dei paesi di origine e transito” in programma oggi, 5 aprile, alle 14.30 al Festival di giornalismo di Perugia 2017. Il live su YouTube per chi non è a Perugia.
Informazioni verificate e accessibili per chi sta intraprendendo o intraprenderà il viaggio verso l’Europa…
L’attenzione nella settimana appena passata alle tematiche dei profughi nell’informazione di primetime si divide tra aspetti internazionali, cronaca, attività legislativa e iniziative editoriali. Andando con ordine, lunedì sera la decisione dell’Austria e dell’Ungheria di rigettare il piano di ricollocazioni europee – che provoca, almeno a parole, dure reazioni da Bruxelles, trova spazio nei titoli solo su TgLa7.
Come riportano numerose testate, ieri, a Lampedusa l’unico superstite del naufragio in cui si teme abbiano perso la vita oltre 140 persone, ha raccontato agli operatori dell’Alto commissario delle Nazioni unite per i Rifugiati quanto accaduto. L’imbarcazione era partita due giorni prima da Sabratha, in Libia, con a bordo 147 persone, delle quali 5 bambini e diverse donne incinte. La barca avrebbe iniziato presto a imbarcare acqua e il superstite, un ragazzo di 16 anni, si sarebbe salvato restando aggrappato a una tanica di benzina galleggiante fino all’arrivo dei soccorritori.
Hi HERE è un’app pensata per supportare i rifugiati e richiedenti asilo nel loro percorso d’integrazione, mettendoli in rete in un unico spazio virtuale dedicato all’accoglienza, dove possano interagire migranti, comunità locali, enti e ong.
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