In quasi due anni, la campagna ha mappato 315 iniziative, 62 in Italia, 50 Germania, 20 a Malta, 37 in Belgio, 31 in Portogallo, 15 in Romania, 55 in Francia, 14 in Croazia, 31 in Spagna. I Paesi più rappresentati sono Siria, Afghanistan, Mali, Nigeria, Gambia, Pakistan, Afghanistan, Somalia, Sudan.
“The Immigrants” è il titolo la mostra inaugurata ieri e aperta fino al 27 gennaio alla Howard Greenberg Gallery di New York.
Qui attraverso il lavoro di oltre 40 fotografi è possibile osservare una settantina di scatti realizzati a partire dal 1860 fino al 2015, che mettono al centro le persone in movimento e le questioni del lavoro, dell’istruzione e della povertà, oltre alla discriminazione, all’assimilazione di chi deve subire un cambiamento per inserirsi in un nuovo contesto di vita, fino al senso di appartenenza.
Ci sono oggetti personali come un orologio, una fede e un cellulare, lettere e fotografie, diversi giocattoli. Ma anche molte altre cose perse dai legittimi proprietari che si sono spostati per raggiungere l’Europa.E’ possibile vedere e capire quanto rimane delle vite dei migranti che hanno intrapreso un pericoloso percorso migratorio verso non si sa quale destinazione precisa grazie all’idea del progetto Lost & Found. L’intento finale è quello di realizzare un documentario in via di sviluppo sugli oggetti personali persi dai rifugiati che viaggiano verso e attraverso l’Europa e, soprattutto, raccontare le storie di vita dei loro proprietari. Il progetto è realizzato dall’Associazione 21 Luglio in collaborazione con Future docs e Advocate europe.
“Accogliere rifugiati e richiedenti asilo. Manuale dell’operatore critico“ è il titolo del nuovo volume della collana “Briciole” realizzato da Giuseppe Faso e Sergio Bontempelli: un manuale per operatori e volontari che operano nell’accoglienza di rifugiati e richiedenti asilo nato dall’esperienza delle associazioni Diritti e Frontiere e Straniamenti.
Il progetto nasce dall’idea del giornalista francese Florent Maurin che ha deciso di mettere il suo estro a disposizione della grafica e del design: si tratta di un videogioco che intende raccontare l’esperienza dei rifugiati. Bury me, my love si caratterizza come un videogioco per mobile realizzato da The pixel hunt di cui Maurin è fondatore.
Convocate a Palermo nei giorni dal 18 al 20 dicembre le sedute pubbliche del Tribunale permanete dei popoli, l’ istituzione di opinione che dal 1979 prende in esame i casi di violazione grave e sistematica dei diritti umani commesse dagli Stati, da autorità non statali, da gruppi o organizzazioni private. Giuristi, esperti di settore e osservatori presenteranno in questa occasione analisi, prove e documentazioni raccolte sulla violazione dei diritti delle persone migranti e rifugiate. Le sezioni di lavoro saranno suddivise nello specifico in base alla raccolta di testimonianze, ad una parte di lavoro strettamente giuridico ed una di comunicazione in merito alla narrazione che i mass media forniscono su questi temi.
Si chiama Choose Love e sarà un negozio temporaneo aperto dal 24 novembre al 31 gennaio , nel cuore di Soho, a Londra. Qui si potrà acquistare quanto può essere utile ai migranti in transito per l’Europa, dagli indumenti agli oggetti, dalle coperte di emergenza agli zaini scolastici, i kit medici e molto altro. I fondi raccolti, in tal modo, andranno direttamente a sostenere tutte le attività dell’organizzazione Help Refugee. Choose Love non sarà solo uno spazio di vendita al pubblico ma un luogo in cui verranno presentati una serie di articoli che rappresentano le tre fasi dell’esperienza di un rifugiato: l’arrivo, l’accoglienza e il futuro.
Quanti sono i rifugiati? Quante le domande d’asilo in Italia? Il loro numero è in aumento o in diminuzione in questi mesi? Qual è la rotta che seguono e in quali porti italiani arrivano? Quanti sono gli stranieri e da dove provengono?
Il 24 ottobre dalle 9.30 a Cosenza si parlerà della Carta di Roma nell’ambito di un progetto Erasmus Plus, il programma dell’Unione europea per l’istruzione, la formazione, la gioventù dal titolo “E4R: Europe for Refugees, Follows the routes”.
A due anni esatti dal varo della relocation, il dispositivo che avrebbe dovuto garantire una più equa redistribuzione dei richiedenti asilo tra gli stati membri dell’Ue, i numeri sono chiari. Alla scadenza del programma di solidarietà (lo scorso 27 settembre) sono stati ricollocati solo 9078 richiedenti asilo provenienti dall’Italia e 20.066 dalla Grecia.
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