Ad accogliere gli Al Aktaa ad Ancona è la Caritas diocesana grazie ai “Corridoi umanitari”, progetto in piedi dal 2016 che consente ai profughi di arrivare in Italia in modo sicuro e con i documenti in regola.
Sessantacinque giornalisti e operatori dei media sono stati uccisi nel mondo nel 2017. L’ha valutato Reporter senza frontiere (RSF) nel suo rapporto annuale. Tra loro ci sono 50 reporter professionisti, il dato più basso degli ultimi 14 anni. Il trend non indica una diminuzione delle violenze in generale, ma il fatto che, almeno in parte, molti giornalisti stanno rinunciando a lavorare nelle parti più pericolose del mondo, oltre che una migliore protezione per chi opera nel settore dell’informazione.
Il progetto nasce dall’idea del giornalista francese Florent Maurin che ha deciso di mettere il suo estro a disposizione della grafica e del design: si tratta di un videogioco che intende raccontare l’esperienza dei rifugiati. Bury me, my love si caratterizza come un videogioco per mobile realizzato da The pixel hunt di cui Maurin è fondatore.
Il loro percorso è iniziato in Siria, dove denunciavano con video e foto le violenze alle quali assistevano. Dopo la fuga hanno preso parte al progetto di storytelling radiofonico Syrians Between Us, che ha dato voce e professionalità alle persone costrette dal conflitto a fuggire ad Amman Di Piera F. Mastantuono Sessanta i rifugiati siriani che… Leggi tutto
Il World Monument fund ha stanziato 536.000 dollari per formare le giovani generazioni siriane verso la tutela del proprio patrimonio e della propria storia. E lo farà dall’interno del campo di Zaatari, sul confine giordano, allestito per i rifugiati siriani.
Ricostruzione, conservazione, trasformazione urbana, architettura: queste le prospettive dalle quali sarà affrontata la distruzione portata dalla guerra in Siria in occasione di Wave 2017, corso estivo promosso dallo Iuav di Venezia che avrà inizio il 26 giugno.
Le tematiche degli sbarchi e dell’accoglienza nella settimana appena passata sono state sovrastate dalle reazioni all’utilizzo dei gas nei bombardamenti di Assad contro il suo popolo e dai venti di guerra che caratterizzano il brusco cambio di equilibri internazionali tra Trump, Putin ed Erdogan.
Mai come nel 2016 la violenza sui bambini in Siria è stata tanto devastante. Almeno il 20% in più di vittime rispetto all’anno precedente. A certificare le ricadute sull’infanzia di una guerra civile cominciata il 15 marzo del 2011, quando iniziarono le prime rappresaglie del governo di Bashar al Assad contro il popolo che protestava contro la sua tirannia, è l’Unicef.
A undici mesi dall’applicazione dell’accordo tra Unione europea e la Turchia Amnesty International valuta in un rapporto l’impatto del provvedimento sui diritti umani “Non mi sarei mai aspettato di finire in prigione una volta arrivato in Europa. Non capisco perché sono stato arrestato, sono venuto qui per una nuova vita”. A dirlo ad Amnesty International… Leggi tutto
Ahmed è un dodicenne che viene dalla Siria, Harry è tedesco e di anni ne ha 92, eppure entrambi hanno vissuto la guerra e sono scappati per questo dal proprio paese. Un video dell’Unicef ne racconta le storie Cosa hanno in comune un bambino siriano e un anziano tedesco? L’Unicef racconta per immagini le storie… Leggi tutto
Ricevi aggiornamenti iscrivendoti qui:
Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.
Controlla la tua casella di posta o la cartella spam per confermare la tua iscrizione
Quiz: quanto ne sai di persone migranti e rifugiate?
Le migrazioni nel 2021, il nuovo fact-checking di Ispi
© 2014 Carta di Roma developed by Orange Pixel srlAutorizzazione del Tribunale di Roma n° 148/2015 del 24 luglio 2015. - Sede legale: Corso Vittorio Emanuele II 349, 00186, Roma. - Direttore responsabile: Domenica Canchano.