Centinaia di migliaia di migranti, rifugiati e richiedenti asilo sono intrappolati a causa della rete di complicità e di collusione tra autorità libiche e trafficanti, da un lato, e tra i governi europei e le autorità libiche, dall’altra, che li espongono a una serie di violazioni dei diritti umani e abusi.
Le torture che subiscono i ragazzi eritrei dal regime dal quale cercano di scappare, hanno nomi italiani. La più terribile si chiama “elicottero”, consiste nel legare le braccia e le gambe dietro la schiena, lasciando a terra la persona sdraiata sulla pancia. Li lasciano per ore in quelle condizioni, succede a volte che le braccia si stacchino per la pressione delle corde tirate dalle gambe.
Medici senza frontiere denuncia le condizioni delle migliaia di persone che, in attesa di partire dalle coste libiche, subiscono violenze sempre più diffuse in un paese fuori controllo La Libia è un posto molto pericoloso. C’è un sacco di gente armata. Le persone vengono uccise e i rapimenti sono frequenti. Arrivate a Tripoli siamo state chiuse… Leggi tutto
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