Ricostruzione, conservazione, trasformazione urbana, architettura: queste le prospettive dalle quali sarà affrontata la distruzione portata dalla guerra in Siria in occasione di Wave 2017, corso estivo promosso dallo Iuav di Venezia che avrà inizio il 26 giugno.
Durante il sit per la libertà di stampa, tenutosi oggi, 2 maggio, a Montecitorio, sono stati letti i 150 nomi dei giornalisti incarcerati, con lo scopo dichiarato dal presidente dell’Fnsi Giuseppe Giulietti «di non far calare l’attenzione sul tema all’indomani della liberazione di Gabriele Del Grande».
Martedì 2 maggio, dalle 11.30 alle 12.30, la Federazione nazionale della stampa italiana sarà in piazza di Montecitorio, a Roma, insieme con numerose altre associazioni, per ribadire ancora una volta il “No” dei giornalisti italiani al bavaglio turco.
“Sono stato vittima di una violenza istituzionale. Quello che mi è successo è illegale, un giornalista privato della libertà mentre sta svolgendo un lavoro in un Paese amico. Un pensiero caro a tutti i detenuti e ai giornalisti che in Turchia e in altri Paesi sono in condizioni peggiori della mia”. […]
“Si tratta di una indebita compressione dei diritti di Gabriele Del Grande, che non trova fondamento nella disciplina speciale introdotta dallo stato di emergenza in vigore nel Paese”, così Asgi, Giuristi Democratici, Legal Team Italia e Antigone commentano la detenzione del giornalista italiano nella Turchia meridionale, arrestato il 9 aprile mentre intervistava rifugiati siriani nell’ambito del suo prossimo progetto editoriale, “Un partigiano mi disse”.
Gabriele Del Grande, quando è stato fermato in Turchia, stava facendo il suo lavoro. Quello stesso lavoro che, giovanissimo, aveva avviato col suo blog Fortress Europe. Raccoglieva le notizie, le metteva in ordine, per restituire ai suoi lettori la verità sostanziale dei fatti. Gabriele stava facendo il lavoro di giornalista. Un lavoro che, in alcuni paesi del mondo, è ‘pericoloso’, è ‘eversivo’, in quanto tale […]
Sono trascorsi 9 giorni dalla notizia del trattenimento di Gabriele Del Grande da parte delle autorità turche…
«Trovo disdicevole la commozione a giorni alterni: per i bambini morti in Siria e per Aylan si piange nei giorni pari, poi però nei giorni dispari rimuoviamo quest’indignazione e parliamo di muri e respingimenti».
L’attenzione alle alluvioni e il dibattito referendario, spesso privo di oggettività, hanno catalizzato, questa settimana, l’attenzione dei tg con l’unica eccezione della reazione di Erdogan al voto di Strasburgo Di Alberto Baldazzi, Osservatorio Tg I salvataggi e gli sbarchi continuano, ma il “mercato delle notizie” nella scorsa settimana è stato intasato dagli scontri caratterizzati da… Leggi tutto
Giovanni rifugiati lavorano nelle fabbriche tessili per poco più di un euro all’ora. L’inchiesta del network britannico “La prima volta in cui vedi un bambino ricurvo su una macchina da cucire in fabbrica calda e senza aria non ti abbandonerà mai“. Apre così l’inchiesta condotta da BBC Panorama in Turchia sullo sfruttamento lavorativo dei minori siriani… Leggi tutto
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