Nel 2017 il numero di persone costrette a fuggire nel mondo a causa di guerre, violenze e persecuzioni ha raggiunto un nuovo record per il quinto anno consecutivo. A determinare tale situazione sono state in particolare la crisi nella Repubblica Democratica del Congo, la guerra in Sud Sudan e la fuga in Bangladesh di centinaia di migliaia di rifugiati rohingya provenienti dal Myanmar. I paesi maggiormente colpiti sono per lo più i paesi in via di sviluppo.
ARCI e UNHCR presentano JUMA Refugees Map Services, un portale con l’indicazione dei servizi offerti a rifugiati e richiedenti asilo su tutto il territorio nazionale La realizzazione di una mappatura – a livello nazionale – dei servizi rivolti ai richiedenti asilo e ai titolari di protezione internazionale e umanitaria, fa parte di un progetto che… Leggi tutto
Il 22 gennaio 2018 l’organizzazione internazionale umanitaria CARE ha lanciato un nuovo rapporto che mette in luce le 10 crisi dimenticate del 2017. Nel rapporto, dal titolo “Suffering in Silence” si evidenzia come la crisi umanitaria in Corea del Nord sia quella ad aver ricevuto la minore attenzione da parte dei media di tutto il mondo
L’Unhcr fa di nuovo appello a Israele affinché ponga fine alle sue politiche di ricollocamento di eritrei e sudanesi in Africa sub-sahariana. Ciò fa seguito all’identificazione di circa 80 casi di persone ricollocate da Israele che hanno rischiato le proprie vite affrontando pericolosi viaggi verso l’Europa passando per la Libia.
Le linee guida per l’applicazione della Carta di Roma, le migrazioni forzate e il Mediterraneo e il sistema di accoglienza italiano: sono questi alcuni degli argomenti che saranno trattati a Torino il 16 gennaio, in occasione del corso di formazione continua “Notizie fuori dal ghetto. Giornalisti insieme per conoscere e applicare la Carta di Roma”.
Invisibile. La prima condizione in cui si trovano gli apolidi, individui senza patria e senza cittadinanza, è quella dell’invisibilità. Senza diritti, in primo luogo – ovviamente – quello a una cittadinanza – non ha accesso alla società e rimane intrappolato ai margini. Un’invisibilità anche ai media tanto poco se ne parla
Il 6 ottobre 2017 l’autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza e l’Unhcr, agenzia Onu per i rifugiati, hanno firmato un protocollo d’intesa per promuovere iniziative congiunte finalizzate alla protezione dei minori stranieri non accompagnati e separati in Italia.
A due anni esatti dal varo della relocation, il dispositivo che avrebbe dovuto garantire una più equa redistribuzione dei richiedenti asilo tra gli stati membri dell’Ue, i numeri sono chiari. Alla scadenza del programma di solidarietà (lo scorso 27 settembre) sono stati ricollocati solo 9078 richiedenti asilo provenienti dall’Italia e 20.066 dalla Grecia.
Sull’isola di Lampedusa si svolge oggi la cerimonia per la commemorazione per le vittime del naufragio del 2013, nella giornata della memoria e dell’accoglienza. «Fare memoria non è solo commemorazione ma è impegno per chiedere canali sicuri di ingresso, impegno per chiedere giustizia e verità sulla tragedia del 3 ottobre e su altri naufragi» è quanto afferma padre Mussie Zerai.
Il 29 settembre, al Museo delle Mura alle 18 ci sarà l’inaugurazione della mostra “Ti racconto la mia storia”, promossa da Roma capitale, assessorato alla crescita culturale – sovrintendenza capitolina ai beni culturali e dall’Alto commissariato delle nazioni unite per i rifugiati (Unhcr), con i servizi museali di Zètema Progetto Cultura, è una mostra fotografica sui bambini e sugli adolescenti che, in America Latina, sono costretti a fuggire dalle loro case per la violenza e le persecuzioni subite.
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