Le parole pronunciate dallo scrittore Alessandro Leogrande, in occasione di un incontro, nel 2016, al Festival del Giornalismo di Perugia sul racconto delle tragedie delle migrazioni, restano di grande attualità
Numerose le persone intervenute e tante le testimonianze di donne vittime costrette alla prostituzione. “Ci sono sulla strada dalle 30 alle 50mila donne Sono 18 mila le giovani nigeriane arrivate nel nostro Paese dal 2014 al 2017. La paura, il ricatto diventano arma degli sfruttatori. Si salva chi riesce ad arrivare alle organizzazioni umanitarie” riporta RaiNews.
Nella serata del 2 giugno, a ridosso di Rosarno, nel Comune di San Calogero sono stati esplosi colpi di fucile su tre migranti: muore un ragazzo trentenne del Mali, ferito un connazionale, illeso il terzo.
E’ un spiaggia simbolica, come quelle conosciute alle cronache per aver restituito i corpi senza vita dei migranti che hanno attraversato il mare. Il suolo però è di pietra anche se sembra far parte di un arenile su cui, grazie alle nanotecnologie e un sistema idraulico particolare, appaiono delle microsfere di acqua che compongono nomi e cognomi di uomini e donne che sono partite dall’Africa o dal Medio Oriente, scomparsi durante il viaggio in mare. Si chiama Palimpsesto ed è l’installazione che si può vedere fino al primo aprile al Palacio de Cristal a Madrid.
Non un articolo ma un elenco. In tal modo il giornale tedesco Der Tagesspiegel riporta la notizia in merito ai migranti morti in mare mentre cercavano di raggiungere l’Europa tra il 1993 e il maggio di quest’anno.
33.293 nomi riportati in una lunga lista di 48 pagine pubblicata sul sito del giornale. La redazione tedesca ha sistematizzato e raccolto altri dati disponibili come la regione di origine, l’età, la causa della morte e le fonti di origine di queste informazioni, come le principali agenzie Onu, le agenzie di stampa e le organizzazioni umanitarie.
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